In questo articolo ti raccontiamo come si porta avanti un progetto fino alla sua conclusione e quanto è importante dare i giusti strumenti ai propri clienti.

Ciao e bentornat*!

Siamo giunti alla fine del nostro progetto editoriale più grande da quando Hubove Studio ha visto la luce, e questo articolo sul Digital Marketing per Le Stanze della Fotografia, ha forse qualcosa in più degli altri per un semplice motivo: perché racconta come il ruolo del nostro studio creativo non sia quello di renderci indispensabili nei confronti del nostro cliente, ma quello di trasmettere uno know-how, per renderlo poi autonomo. 

Arriva fino alla fine per capire cosa stiamo lasciando all’interno del progetto e il nuovo inizio a partire dal 28 agosto.

1. I tre mesi di creazione di contenuti dietro la mostra di Ugo Mulas

Eleonora e Matteo a caccia di contenuti alle Stanze della Fotografia

Ora che la mostra “Ugo Mulas. L’operazione fotografica” è quasi giunta al termine e anche il nostro lavoro sta terminando (per ora!) possiamo finalmente tirare le somme di tutto quello che abbiamo fatto per la mostra.

Se hai letto gli altri due articoli sulle Stanze della Fotografia saprai già di cosa stiamo parlando e di come abbiamo affrontato le prime fasi della nascita del brand e delle sue mostre. Se non hai avuto ancora tempo di leggerli, te li lasciamo qui 👇🏽

Le Stanze della Fotografia | Fase di pre-lancio

Le Stanze della Fotografia | Fase di lancio

In questa terza parte ti racconteremo il cuore del progetto: la fase di post-lancio è quella in cui hai tempo di studiare ancora di più, visitare la mostra più volte e realizzare quindi contenuti organici pensati e generati dall’esperienza diretta della visita. Una cosa importantissima in questa fase è mettersi nei panni delle visitatrici e dei visitatori e capire il percorso che faranno una volta varcata la soglia dello spazio espositivo.

Il Digital Marketing ci insegna che la community ha bisogno di contenuti diversificati, questo perché ognuno di essi ha il suo valore comunicativo e può parlare a persone diverse offrendo informazioni raccontate in maniera diversa, per questo abbiamo creato ad hoc alcuni format:

1. I caroselli divulgativi: si tratta di caroselli che hanno il compito di far approfondire agli utenti la mostra sui social, per ricevere informazioni e incuriosire, utilizzando foto dalla mostra (che abbiamo scattato nei nostri viaggi a Venezia in questi mesi) e informazioni direttamente dal catalogo, la fonte principale per i nostri contenuti. In particolare uno dei nostri caroselli preferiti è quello sul bar Jamaica, luogo importante per la carriera di Ugo Mulas che noi abbiamo celebrato con fotografie e con un approfondimento nelle slide grafiche. Il gioco qui è cercare un gancio con cui la community possa interagire e noi l’avevamo trovato nella canzone “Quattro amici” di Gino Paoli.

2. Le video-pillole: sono quell’elemento in più che porta la community a un dialogo diretto con chi ha lavorato alla mostra. Di queste video-pillole ti abbiamo già parlato nella fase di lancio delle Stanze della Fotografia, e sono delle interviste che hanno avuto il compito di dare autorevolezza al progetto e al profilo social delle Stanze della Fotografia.

3. Le Rubriche dal catalogo: alla voce rubriche rispondono due formati, le stories e i post carosello di approfondimento. Nelle stories abbiamo lasciato la parola a tre persone che hanno conosciuto Ugo Mulas. Con le loro Testimonianze prese direttamente dal catalogo, abbiamo potuto ricostruire alcuni momenti della vita e della carriera del fotografo, lasciando scoprire qualcosa anche alla community.

Nei post di approfondimento abbiamo selezionato alcuni argomenti come la sua partecipazione alla Biennale di Venezia e i suoi reportage o i suoi scatti nel mondo della moda, per continuare a mostrare la capacità di Mulas di riuscire ad avvicinarsi a ogni ambito della fotografia.

Ovviamente non occupandoci solamente della comunicazione social su Instagram abbiamo dovuto cambiare il formato per la pubblicazione su Facebook, dove abbiamo operato con crossposting adattandoci al social: non si può agire nello stesso modo su tutte le piattaforme 🙂

E infatti i nostri contenuti sono stati leggermente rimaneggiati dal punto di vista grafico e poi pubblicati anche lì, così come altri contenuti, di cui ti parleremo nel prossimo paragrafo, che non trattano in maniera specifica la mostra di Mulas, ma che servono a rafforzare il brand e la sua immagine

1.1 Comunicare il brand: un overview

In una strategia editoriale non si può dimenticare l’importanza di costruire intorno a un brand, valore e riconoscibilità. La Brand Awareness è importante nel Digital Marketing, essere riconosciuti come brand permette una maggiore visibilità e un maggiore passaparola tra gli utenti anche al di fuori della community, ma è proprio da quest’ultima che si parte: è il primo passo per raggiungere un numero sempre più ampio di persone aumentando anche la conoscenza del brand stesso e il suo posizionamento

Abbiamo quindi pensato e inserito nel nostro PED (piano editoriale) dei contenuti che si occupassero principalmente della copertura organica, ovvero il numero di persone che ha visualizzato un post e che, in seguito, con le loro interazioni portano altri utenti al post stesso. 

Anche per rafforzare il brand abbiamo utilizzato diversi tipi di contenuti e formati che ora ti raccontiamo:

1. Card fotografiche: abbiamo scattato tante foto in giro per Venezia e abbiamo deciso di utilizzarle per mostrare la città in cui si trovano Le Stanze della Fotografia, il Tone of Voice utilizzato è informale, un modo per raccontare qualche curiosità sulla laguna!

2. Reel: vuoi parlare con la tua community e nello stesso tempo creare un contenuto di intrattenimento? Per fare questo noi abbiamo scelto di utilizzare anche i reel. 

I reel aesthetic, che sono utilizzati per la copertura organica e che anche in questo caso mostrano angoli di Venezia e scene di “vita lenta” e i reel informativi, come quello in cui abbiamo spiegato come arrivare alle Stanze della Fotografia. Un modo chiaro e veloce per dare le indicazioni a qualcuno è mostrare visivamente dove deve andare.

3. Occasioni speciali: abbiamo deciso di celebrare anche degli eventi importanti come gli anniversari della nascita di alcuni artisti, ritratti da Ugo Mulas o le festività nazionali, come è accaduto in occasione del 2 giugno. Nel secondo caso abbiamo fatto riferimento a fotografie storiche, entrate ormai nell’immaginario collettivo, contestualizzandole da un punto di vista critico grazie al libro di Denis Curti.
Qui sotto puoi vedere le ricondivisioni del post di quel giorno.

4. Collaborazione con la Collezione Peggy Guggenheim: Le Stanze della Fotografia e la Collezione Peggy Guggenheim hanno stretto una collaborazione tra giugno e agosto, noi come studio creativo abbiamo messo in pratica quello che ci riesce meglio: sostenere dal punto di vista grafico e di contenuto le due istituzioni in questo progetto. In questa collaborazione fra le due istituzioni abbiamo deciso di realizzare quattro caroselli in cui un artista della Peggy Guggenheim Collection fosse anche stato fotografato da Mulas e avesse uno spazio dedicato in mostra alle Stanze della Fotografia. Con il supporto di entrambe le istituzioni e la loro completa disposizione abbiamo dato vita a quattro contenuti la cui realizzazione è stata davvero molto stimolante. Noi qui ti lasciamo quello di Alberto Giacometti, ma tutti gli altri sono sui profili delle istituzioni!

ALT! Anche per tutti questi contenuti che ti abbiamo raccontato in questo paragrafo, abbiamo fatto riferimento al catalogo della mostra, ma importante è stato anche al libro sulla fotografia edito da Marsilio, Capire la fotografia contemporanea. Guida pratica all’arte del futuro di Denis Curti, Direttore artistico del progetto espositivo e di ricerca Le Stanze della Fotografia. Le fonti autorevoli sono sempre importanti per la creazione di un post che non sia semplicemente acchiappa like, ma che bilanci l’obiettivo viralità con il suo valore.

2. E-mail Marketing e Content Marketing alle Stanze della Fotografia

La comunicazione via e-mail può sembrarti forse quella meno vincente, perché appare come qualcosa di superato? D’altra parte in un mondo di commenti sotto i post e messaggi su WhatsApp, l’e-mail può essere vista dalla generazione Z come qualcosa di lontano e obsoleto.

Eppure le e-mail non sono ancora morte, e anzi, sono uno strumento importante per convertire degli utenti, se usate nel modo corretto.

Gli interni delle Stanze della Fotografia. Foto di Matteo Catania

L’E-mail Marketing è utile per far interagire le istituzioni direttamente con l’utente, in una comunicazione a tu per tu e per integrare ancora di più il rapporto tra il brand e il suo pubblico. Infatti una newsletter ben utilizzata è in grado di far instaurare un legame tra l’istituzione e l’utente. Ti sarà capitato di iscriverti a qualche newsletter e di ricevere aggiornamenti e notizie, ma a questo proposito si può davvero creare un funnel.

Ecco, in effetti, abbiamo tirato fuori dal nostro cilindro un’altra parola legata al marketing, quindi per non annoiarti troppo, ti daremo solo una piccola descrizione, giusto per farti capire di cosa stiamo parlando. 

Il funnel è nel marketing quel processo per cui un utente, da estraneo diventa un “cliente”, possiamo dire che nel nostro caso diventa un vero e proprio sostenitore dell’istituzione o di un progetto. Qui torna la nostra cara awareness, perché è dalla consapevolezza che esista un brand che si può arrivare alla fidelizzazione.

Un pezzetto della prima e-mail per la Welcome Sequence delle Stanze della Fotografia

Noi abbiamo realizzato le prime due e-mail della newsletter per la Welcome Sequence delle Stanze della Fotografia. Queste e-mail danno il benvenuto all’utente e fanno parte di una automazione, partendo a distanza di qualche giorno l’una dall’altra.
Ma cos’è la Welcome Sequence? Si tratta del funnel di prima, è il modo in cui il brand si presenta a chi ha mostrato interesse nel lasciare la mail, si racconta il progetto e si danno delle informazioni pratiche sulle mostre e approfondimenti sui contenuti.

Se non si costruisce con il tempo un legame 1:1 tra le persone e l’istituzione, non potrà mai crescere una relazione vera e propria, un po’ come accade anche tra le persone e i loro rapporti. 

Anche la redazione di una newsletter rientra nel Content Marketing e nella nostra strategia editoriale per realizzare dei contenuti di valore che rendano parlante il brand e noi, Hubove Studio, dobbiamo studiare affinché ci sia questo ponte tra le due parti. Ecco perché cerchiamo sempre di portare contenuti che diano valore e generino coinvolgimento tra il pubblico. 

E nel nostro piano di Content Marketing non poteva mancare anche YouTube, una piattaforma che può non essere presa in considerazione quando si pensa all’awarness di un’istituzione, ma che in realtà è una parte fondamentale del processo. Di questo ne parliamo nel prossimo paragrafo, dove ti racconteremo perché i video su YouTube sono contenuti completi e importanti per l’approfondimento.

3. L’importanza di YouTube nel tempo

Sì, se te lo stessi chiedendo, YouTube è ancora molto importante per veicolare informazioni, specialmente quando si vuole approfondire qualcosa e perciò non può mancare quando si elabora una strategia editoriale. Sui social, come sappiamo, la comunicazione è sempre molto veloce, non possiamo di certo scrivere tutto quello che vorremmo, anche i più grandi sostenitori potrebbero abbandonare la lettura nell’arco di qualche secondo…

Ecco perché utilizzare YouTube e un canale come quello di Marsilio Arte è un ottimo esempio per parlare dei contenuti di approfondimento più lunghi. Infatti non solo danno maggiore visibilità al brand, ma in questo caso sono parte integrante del magazine digitale C’è Vita su Marte, dove attraverso dei focus si approfondiscono le maggiori mostre ed eventi di Marsilio Arte. 

I video su YouTube sono dei contenuti completi, indipendenti, che hanno una vita molto lunga. Realizzarli bene è importante per una corretta fruizione da parte dell’utente e soprattutto, anche se non sembra, sono dei contenuti collaterali che lavorano sulla reputazione del brand e sull’indicizzazione nelle ricerche web. 

Denis Curti e Alberto Salvadori, i curatori della mostra, sono stati i protagonisti di un’intervista dove si sono potuti confrontare tra loro sul “Come si progetta una mostra su Ugo Mulas”. Ovviamente qui sotto ti lasciamo il link, è chiaro.

4. E poi c’è altro..? Nuovi inizi e nuovi percorsi

In questi primi mesi delle Stanze della Fotografie Hubove Studio non si è occupato di una parte importante della comunicazione, ovvero quella legata agli eventi. Se segui la pagina, avrai visto che periodicamente sono stati organizzati degli aperitivi fotografici, vecchia tradizione della Casa dei Tre Oci che Marsilio Arte ha, giustamente, trasferito nella sua nuova casa. Allo stesso modo, tutti i post di organizzazione eventi, sono rimasti in carico al nostro cliente.

Il motivo puoi immaginarlo da te: nessuno più di chi è in loco può lavorare agli eventi, anche dal punto di vista del marketing

Foto di Matteo Catania

Allo stesso modo, in questi mesi ci siamo occupati di coltivare il brand social nella sua interezza e dargli una strada: una strada che abbandoneremo perché Marsilio Arte possa provvedere da sé alla realizzazione di contenuti dedicati alla crescita del brand Le Stanze della Fotografia (in altre parole: tutto quello che riguarda la brand awareness). Questo momento di cesura è in realtà molto importante nel percorso tra fornitore e cliente: è il momento in cui il know how viene trasferito, e si raccolgono i frutti di una consulenza strategica durata mesi.

Obiettivo di Hubove Studio è quello di creare sempre sinergie con chi lavora, per questa ragione siamo più che felici di lasciare una parte di Stanze della Fotografia, perché significa che siamo riusciti nel nostro intento: rendere il cliente autonomo nella gestione di una parte del suo lavoro.

Lasciare che la strategia editoriale delle Stanze delle Fotografia sia curata da Marsilio Arte significa per noi aver raggiunto un obiettivo, quello prefissato a gennaio: lanciare il brand, lavorando alla sua molteplicità e dare al team di Marsilio Arte “le chiavi” della comunicazione per continuare a coltivarlo.

Questo non significa che Hubove Studio sparirà da Stanze della Fotografia. Siamo stati infatti confermati per lavorare alla strategia editoriale della mostra “Paolo Pellegrin. L’orizzonte degli eventi” (e ci saranno un sacco di cose belle da dire nei prossimi mesi, continua a seguirci!).

4. Conclusione

Eccoci alla conclusione del nostro racconto sul Digital Marketing per il lancio del brand delle Stanze della Fotografia e del nostro progetto editoriale per la mostra “Ugo Mulas. L’operazione fotografica”.

Con questo articolo abbiamo ripercorso la fase post lancio del progetto e concluso la nostra serie di articoli sullo spazio espositivo sull’isola di San Giorgio Maggiore a Venezia. 

Questo è stato il progetto più grande che Hubove Studio ha realizzato fin dalla sua nascita e ci ha dato la possibilità di esplorare le diverse componenti del Digital Marketing. Per questo ringraziamo Marsilio Arte, in particolare Lara Vianello, Responsabile comunicazione digitale di Marsilio Editori, Marsilio Arte e Sonzogno e Marta Bettiol, Digital Communication e Press Office Junior per il lavoro che abbiamo portato avanti insieme. 

Intanto anche in questo articolo ti lasciamo le fonti da cui abbiamo studiato per questo progetto, per una comunicazione chiara e completa.

  • Denis Curti, Capire la fotografia contemporanea. Guida pratica all’arte del futuro, Marsilio, 2020
  • Germano Celant, Fotografia maledetta e non, Feltrinelli, 2015
  • Alessandra Chemollo, Venezia. Alter Mundus, Marsilio Arte, 2022 
  • Ugo Mulas. L’Operazione Fotografica, catalogo dell’omonima mostra a cura di Denis Curti e Alberto Salvadori, Marsilio Arte, Venezia, 2023

Ma i progetti non sono finiti qui, continueremo a lavorare a Venezia, su cose che arriveranno molto presto anche sui nostri canali. 

A presto, continua a seguirci su Hubove Studio per il Marketing Digitale dell’arte e della cultura.

CIAAAAAOO!

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