Ciao! Siamo Hubove Studio e siamo tornati per raccontarti la seconda parte della strategia editoriale sulla mostra dedicata a Paris Bordon e prodotta da Marsilio Arte.
Se non hai letto la prima parte di questo articolo puoi farlo qui, mentre se invece ti interessa andare direttamente al racconto sulla piccola campagna di Influencer Marketing che abbiamo realizzato, puoi rimanere tranquillamente.
Prima di passare al cuore dell’articolo, riteniamo sia giusto raccontare chi è e cosa fa Marsilio Arte, società “Impegnata nella produzione editoriale di cataloghi e libri d’arte, nella gestione di servizi per musei e realtà pubbliche e private, dalla biglietteria all’organizzazione e ideazione di mostre ed eventi, dalla realizzazione di bookshop e produzione di merchandising dedicato alla promozione e all’ufficio stampa.” (se vuoi leggere ulteriori dettagli su di loro, ti consigliamo di visitare il loro sito web qui).
Anche per questa seconda parte del lavoro, Hubove Studio ha avuto il piacere di interfacciarsi con Lara Vianello, Social Media Manager di Marsilio Arte e Marta Bettiol, Digital Strategist e Junior Press Office.
Per quanto riguarda noi invece, se vuoi capire chi siamo e cosa facciamo, puoi fare un giro qui.
Bene, adesso che abbiamo fatto un bel giro di presentazioni, cominciamo!
Foto di Oladimeji Ajegbile
Iniziamo subito nel dire che l’Influencer Marketing è in assoluto la branca del Digital Marketing di cui si abusa di più, principalmente per due ragioni: da una parte non si è ancora acquisita una consapevolezza tale che aiuti a capire quando l’Influencer Marketing serve e quando no. Dall’altra gli stessi content creator, a volte per inesperienza altre volte per soldi, sono portati a realizzare campagne non proprio in linea con i loro valori (ma negli ultimi anni la situazione è di gran lunga migliorata!).
⚠️ Prima di andare avanti vogliamo dirti che d’ora in avanti utilizzeremo il termine “content creator” al posto di influencer: non per una supremazia del primo rispetto al secondo, ma solo perché in questo caso specifico sono stati chiamati 3 content creator⚠️
Prima di entrare nel vivo del progetto, riteniamo opportuno fare un piccolo sunto di cosa significa campagna #adv, campagna #supplied e, infine, campagna #gifted.
Lo stiamo facendo perché Hubove non vuole lasciare nessuno indietro, per questo motivo se sai già di cosa stiamo parlando puoi andare direttamente al Paragrafo 2 di questo articolo, altrimenti ti rubiamo solo qualche minuto.
Siamo sicuri che ti sei già imbattuto in hashtag di questo tipo: moltissimi content creator li utilizzano quotidianamente a seconda dei servizi e dei prodotti che mostrano e di cui usufruiscono sulle proprie pagine social.
Ecco cosa significano.
L’hashtag #adv è molto utilizzato dai content creator perché è la forma più comune di collaborazione con le aziende.
Si tratta di una pubblicità intesa nel suo modo più tradizionale: il content creator ha percepito un compenso in denaro per realizzare il contenuto sulle sue pagine social.
L’utilizzo di #adv serve a far capire agli utenti che il contenuto che stanno guardando, seppur in linea con i valori e i gusti del loro content creator del cuore, è un contenuto sponsorizzato. Proprio come una pubblicità in televisione.
ATTENZIONE! Non inserire #adv quando c’è di mezzo un compenso è illegale.
La campagna #supplied è quella più border line nella sua definizione, perché i suoi confini a volte non sono molto netti. Tecnicamente si tratta di #supplied quando si utilizza un prodotto o si fruisce di un’esperienza che giova alla comunicazione social del content creator.
I requisiti di una campagna #supplied sono l’assenza dell’erogazione di un compenso in denaro e l’offerta di un servizio da parte dell’azienda.
Durante questa campagna il creator non è formalmente costretto a creare contenuti – anche se negli ultimi tempi e per i #supplied più strutturati esistono delle forme contrattuali – ma è ovviamente portato crearli, visto che c’è un accordo implicito fra le parti.
La campagna #supplied è proprio quella di cui stiamo parlando in questo articolo, realizzata da Hubove Studio insieme a Marsilio Arte.
Questa è la più facile da riconoscere: molto spesso le aziende fanno dei regali ai content creator e questi ultimi, se coinvolti emotivamente nel regalo, hanno piacere a fare stories e, più raramente, a creare contenuti sul proprio feed.
Siamo abituati ai regali quando ad esempio c’è il compleanno di un content creator oppure le aziende festeggiano l’uscita sul mercato di nuovi prodotti.
I content creator più onesti e consapevoli utilizzano l’hashtag #gifted, per far capire ai loro follower che si tratta comunque di una donazione da parte dell’azienda, che non è del tutto disinteressata nell’invio dei prodotti, così come non lo è il creator che li riceve.
Eleonora Rebiscini ad esempio riceve sempre con grande piacere i cataloghi che Marsilio Arte le spedisce ogni qual volta ci sono nuove uscite da comunicare. Insomma, un vero e proprio Do Ut Des che giova ambo le parti!
Dopo questa breve spiegazione, come da titolo al blogpost, avrai capito che abbiamo realizzato una campagna #supplied.
Prima di tutto dunque sapevamo di avere bisogno di un gancio per attrarre i nostri content creator a Treviso e fare leva sul loro amore per l’arte e le mostre.
Cosa abbiamo fatto quindi? Abbiamo realizzato una Box del Visitatore, che puoi vedere qui sotto 👇🏾
La Box del Visitatore conteneva tutto quello che secondo noi poteva essere utile per visitare la mostra su Paris Bordon nel migliore dei modi:
Abbiamo consigliato ai nostri ospiti di venire a Treviso muniti di alcuni di questi oggetti, per avere un’esperienza di visita DOC. Lo avranno fatto? Lo vediamo nel prossimo paragrafo!
Da sinistra verso destra: Rey Sciutto @rey.sciutto, Rachele Borotto Dalla Vecchia @blondewithstendhal, Francesca Anita Gigli @likeitalians.
In questa foto puoi capire già da te che Marsilio Arte ha voluto puntare a content creator posizionati nel settore arte e cultura secondo diverse declinazioni, ma tutti accomunati dall’amore per i viaggi e soprattutto per le visite in mostra.
Ecco una breve descrizione di ciascun creator e il motivo per cui l’abbiamo scelto/scelta.
Rey è davvero iconico nel modo di raccontare sul web tutto gli aspetti che concernono il Medioevo, compreso quello strettamente artistico.
I suoi contenuti spaziano da TikTok a Instagram: alcuni sono molto ironici, altri riescono ad andare verticalmente su determinati temi divulgativi, lasciando intendere che c’è un grande studio dietro ciascuno video.
Ecco il video che Rey ha pubblicato dopo la visita alla mostra Paris Bordon. 1500-1571, Pittore divino.
Rachele fa parte della scuderia di Hubove Studio e il suo accento toscano è un must su Instagram e su TikTok. I suoi contenuti sono prevalentemente legati all’arte e al travel, cercando di unire questi due elementi nella maggior parte dei suoi video. Memorabili i suoi reels su Roma e la sua capacità di unire l’experience culturale ad elementi di viralità. In occasione della visita in mostra ha deciso di pubblicare un post, eccolo qui 👇🏾
Francesca si distingue per i suoi contenuti dal tone of voice pacato, sempre puntuale, a tratti provocatorio. Francesca oltre ad essere una content creator sui social ama scrivere articoli e approfondire argomenti legati all’arte moderna, motivo che ci ha spinto a coinvolgerla nella campagna dedicata a Paris Bordon. I suoi articoli per Finestre sull’Arte rappresentano un punto di riferimento per il panorama nazionale quando si tratta di mostre da visitare e argomenti culturali da approfondire.
Mentre non esiste un vero e proprio accordo fra i content creator e l’azienda per la creazione di post/reels sul feed, solitamente quando si tratta di eventi stampa sono molto importanti le Instagram Stories Live.
Per agevolare questo processo Hubove Studio, nella mail di invito a ciascun creator, ha deciso di creare un PDF ad hoc accompagnato dal comunicato stampa ufficiale della mostra.
Cosa conteneva questo PDF? Proprio come accaduto con American Art. 1961-2001, abbiamo utilizzato la grafica della mostra e personalizzato ciascuna presentazione con un breve racconto del progetto, accompagnato dalla descrizione di una sola opera d’arte che secondo noi avrebbe incontrato il gusto della persona coinvolta.
Non ci è mai piaciuto creare l’effetto “invio multiplo” quando si tratta di Influencer Marketing, perché riteniamo che contribuisca a “spersonalizzare” il progetto e, soprattutto, i nostri clienti.
Al contrario crediamo profondamente che l’organizzazione di un’esperienza culturale debba partire proprio dal primo contatto con il content creator fino al momento del ritorno in stazione, per garantire soddisfazione da ambo le parti.
Vogliamo iniziare questo paragrafo partendo da ciò che è successo la mattina della visita in mostra: i 3 content creator si sono incontrati in treno e, come da noi consigliato, avevano portato con sé parte della box del visitatore, per godersi l’esperienza al meglio.
Siamo rimasti molto felici di constatare come in totale autonomia abbiano iniziato a pubblicare già dal treno alcune Instagram Stories, segnale che l’intero progetto fosse di loro gradimento, realizzato ad hoc per loro e le rispettive community.
Una volta arrivati alla stazione di Treviso Centrale, la prima tappa della giornata è stata proprio il Museo Santa Caterina, per la visita di “Paris Bordon. 1500-1571, Pittore divino”.
La visita in mostra è stata condotta da Fabio Muggia, persona che gestisce i prestiti all’interno dell’Ufficio Mostre di Marsilio Arte e che ha raccontato ai 3 content creator aneddoti legati ai prestiti internazionali sulla mostra.
La questione dei prestiti internazionali è parecchio sentita dai curatori, che hanno realizzato una selezione delle opere di tutto rispetto, su cui anche Hubove Studio ha realizzato dei contenuti👇🏾
Una volta conclusa la visita in mostra, si è andati tutti insieme a pranzo presso Burici, un locale di Treviso che ha accettato di far parte del progetto attraverso un servizio #supplied.
Dopo pranzo il gruppo si è diretto verso una delle principali tappe dell’Itinerario Bordoniano.
Come accade in molte mostre monografiche realizzate nelle città natale degli artisti coinvolti, anche Treviso ha deciso di omaggiare Paris Bordon con un itinerario che varcasse i confini fisici del Museo Santa Caterina ed esplorasse la città.
In questo caso specifico abbiamo deciso di visitare il Duomo di Treviso, luogo sacro in cui sono conservate alcune opere del Divin Pitor.
Una volta conclusa la visita in Duomo, i 3 content creator si sono diretti verso la Stazione per il ritorno a casa.
Speriamo che tu abbia trovato utile questa seconda parte dedicata alla Strategia Editoriale per Marsilio Arte in occasione della mostra Paris Bordon. 1500-1571, Pittore divino.
In questo caso studio mettiamo a disposizione le nostre conoscenze per permettere ai nostri utenti di capire come dietro un’operazione che può sembrare semplice, si celi tuttavia una strategia editoriale.
Speriamo di esserti stati utili, ci vediamo prestissimo con la seconda parte dell’articolo, dedicata al progetto di Influencer Marketing su Treviso.
See you soon!
Il Team di Hubove Studio
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